In arte Cumq, Andrea Cumin è un artista che ha fatto sua la tecnica digitale dell’illustrazione tramite l’uso di programmi specifici di elaborazione vettoriale delle immagini. Compone tramite una successione di diverse applicazioni un’immagine finale assemblata da tanti diversi disegni che si fondono insieme per creare il file definitivo, in seguito stampato su un supporto in alluminio dello spessore di pochi millimetri.
Il supporto metallico presenta una lucentezza intrinseca che traspare anche nei soggetti sopra stampati, conferisce un effetto lucido a tratti che risalta con la luce del contesto e aumenta i forti contrasti tra colori e figure.
La tecnica della stampa digitale permette di spaziare sulla grandezza dell’opera offrendo ampia possibilità di rappresentazione. Alcuni lavori misurano pochi centimetri, come nel caso di alcuni ritratti, altri invece sono lunghi cinque metri.
“Ho iniziato da alcuni mesi anche a fondere l’alluminio per creare delle stature e dei ritratti. Mi sono costruito una fucina e fondo lattine e materiale di recupero. L’obiettivo è riuscire a creare un quadro-scultura partendo dai miei disegni digitali. Il risultato finale dovrebbe essere una specie di bassorilievo fatto da più strati di fusioni, ma non ci sono ancora arrivato…”
Andrea Cumin
Opera: Mostri in love
Possibili modi di vivere gli ambienti urbani. Città fantasiose in cui figure e personaggi innescano relazioni sempre diverse con la rappresentazione dell’involucro metropolitano. Il rapporto che ne esce, tra chi vive la città e la città stessa è alla base delle riflessioni che portano alla nascita dell’opera; questo crea ogni volta un “ambiente” nuovo, la città è intesa come contenitore che si pone in maniera diversa verso chi la vive. A volte è ostile, a volte materna, altre invece caotica e disordinata. Il gioco è rappresentato da figure geometriche, da colori e nelle relazioni spaziali tra le parti del medesimo quadro.