Terra

I nostri vigneti si trovano nella borgata di Noax, una frazione del paese di Corno di Rosazzo, in Friuli Venezia Giulia, a poca distanza dal confine con la Slovenia.
Siamo a circa cento metri di quota rispetto al mare, infilati tra l’imponente Rocca Bernarda e la sobria Abbazia di Rosazzo, e tra le prime colline a ricevere i venti del mare Adriatico, a pochi chilometri in linea d’aria.
Tutti i vigneti sono impostati a 250 cm e 120 cm tra le piante; qualche filare ha piante a 100 cm.

Il Friulano Roi Clâr

Dal 1920 al 1960 sono stati piantati i vitigni del Friulano (che si chiamava Tocai Friulano). Il nostro Friulano è antico; le piante più vecchie hanno il grappolo allungato, con gli acini gialli ambrati, dove si vedono i semi attraverso la buccia quando sono maturi. Come i nei che caratterizzano la pelle delle persone.

Il Merlot Roi Clâr

Dall’altra parte della vigna c’è il Merlot, piantato attorno al 1920 e che in Friuli è presente da oltre 500 anni. Un’uva molto densa, da cui si produce vino dalle note blu quali mirtillo di montagna, gelso nero, violetta.

La terra dove nascono le uve Roi Clâr

Pinot Grigio, Ribolla e Malvasia

Come tutti i vigneti in collina, qui in cima si trova marna, ponca e terreno arenario che, scendendo, si fa sempre più argilloso. È qui che prospera il Pinot Grigio, accanto a qualche pianta di Ribolla e Malvasia.

La Cantina

La cantina… la cantina invece si trova a Manzano, a una manciata di chilometri da Noax, all’interno della splendida tenuta cinquecentesca Villa Beria.

Perché il nostro vino è il nostro vino

La vendemmia si svolge solo in cassetta e a mano, da inizio settembre alla seconda settimana di ottobre.

Una volta in azienda, vinifichiamo con metodo segreto. Affiniamo i Linea Primo per alcuni mesi in acciaio, mentre ai Linea Cru dedichiamo 12 mesi in anfora Sirio, seguiti da un riposo in vetro fino a quando sono pronti a debuttare sul mercato.

Vogliamo che tutti i nostri vini presentino mineralità, frutto ed eleganza. Siamo anche dell’idea che il vino vada apprezzato così com’è, senza abbinarlo al cibo.